Capponata

Antipasto tipicamente estivo, questa versione della capponata appartiene alla tradizione gastronomica dell’isola di San Pietro e in particolare di Carloforte, antica colonia di Genovesi stabilitisi nella fascia costiera sud-occidentale della Sardegna dopo aver lasciato l’isoletta tunisina di Tabarca. Molte delle ricette carlofortine hanno come soggetto le saporitissime carni e i molteplici derivati del tonno rosso mediterraneo, pescato e sapientemente lavorato dalla gente di Carloforte; ad essa si deve la creazione dei prodotti unici ed insostituibili che rendono la semplice capponata un tesoro di sapori.

 

Ingredienti per 6 persone

200 g di gallette

3 pomodori di media grandezza  (circa 300 g )

100 g di buzzonaglia di tonno rosso del Mediterraneo *

12 fettine di musciame di tonno rosso del Mediterraneo

150 g di cetriolo

Olio extravergine di oliva

6 foglie di basilico

1 rametto di maggiorana

Qualche goccia di aceto di vino rosso

 

PER LA FINITURA

6 ciuffetti di basilico

Foglioline di maggiorana

Bottarga di tonno rosso del Mediterraneo grattugiata

 

Preparazione

Ammorbidite con pochissima acqua le gallette, spezzettatele e conditele con olio extravergine di oliva e qualche goccia di aceto di vino rosso.

Tagliate i pomodori a cubetti, avendo cura di eliminare l’acqua di vegetazione e i semi; sminuzzate le fettine di musciame e la buzzonaglia; tagliate a tocchetti il cetriolo.

Solo poco prima di servire, riunite in una ciotola tutti gli ingredienti amalgamandoli con delicatezza, condite con un filo di olio extravergine di oliva e profumate con le foglie di basilico sminuzzate con le mani e la maggiorana.

 

Finitura

Distribuite il composto all’interno di porzionatori cilindrici di 8 cm di diametro  posizionati al centro dei piatti individuali; sfilate i porzionatori e guarnite con un ciuffetto di basilico, bottarga di tonno grattugiata e foglioline di maggiorana.

 

*La buzzonaglia è la carne del tonno maggiormente attraversata dalla irrorazione sanguigna. Era il pasto tipico dei pescatori carlofortini ed era consumata sia fresca che salata o essiccata o sott’olio.

 

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